La mostra storica dell’Unione Femminile Nazionale fa tappa per la prima volta a Palermo al Centro studi ‘Paolo Borsellino’
Sabato 1 marzo 2014 inaugurazione e dibattito ore 10:30, Villa Niscemi.
Per la prima volta a Palermo la mostra storica dell’Unione Femminile Nazionale (1899/2012) organizzata dal ‘Centro studi Paolo Borsellino’ e allestita a Villa Niscemi (locali ex Scuderie) fino all’8 marzo, giornata della donna.
La mostra – che si inaugura sabato 1 marzo 2014 alle ore 10:30 – racconta la storia dell’Unione Femminile Nazionale, associazione fondata nel 1899, tra le più antiche in Italia, e parallelamente fa propone un viaggio per immagini e documenti, lungo il processo di evoluzione dell’impegno femminile, passando per le lotte e i traguardi raggiunti nel corso degli anni. All’inaugurazione della mostra, seguirà un dibattito su “UN IMPEGNO AL FEMMINILE: Tra storia e nuova progettualità”coordinato da Maria Tomarchio, Presidente del Centro Studi Paolo Borsellino; porterà un saluto Francesco Giambrone, Assessore alla Cultura del Comune di Palermo, interverranno Sofia Sabatino, studentessa, attivista “SE NON ORA QUANDO?”, Maria Teresa Collica, Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Simona Mafai, della rivista Mezzocielo, Nadine Abdia, Consulta delle Culture del Comune di Palermo e Rita Borsellino, Presidente onorario del Centro ed Europarlamentare.
La mostra è costituita da trenta pannelli che saranno esposti nei locali delle ex scuderie da sabato 1 marzo a sabato 8 marzo 2014. Un racconto per immagini, testi e documenti storici che percorrono alcune fasi cruciali nella storia dell’impegno femminile, dalle iniziative per l’alfabetizzazione e l’istruzione della donna, per il suffragio, per la tutela della maternità e dell’infanzia, per i diritti delle lavoratrici e per lo Stato sociale, fino alla campagna per il divorzio e per la realizzazione piena della cittadinanza femminile.
Una storia più che secolare raccontata con immagini tratte dagli archivi storici dell’Unione Femminile Nazionale che nasce a Milano nel 1899, in un periodo in cui la donna italiana viveva all’interno di una famiglia tradizionale, soggetta al marito o al padre e, se lavoratrice, sfruttata e senza diritti. A firmare il primo manifesto programmatico dell’Unione furono Jole Bersellini Bellini, Ada Negri Garlanda, Ersilia Majno Bronzini, Antonietta Pisa Rizzi, Silvia Pojaghi Taccani, Carolina Ponzio, Nina Rignano Sullam, Elly Carus, Irma Melany Scodnik, Nina Ottolenghi Levi, Adele Riva: alcune erano esponenti della borghesia milanese, colta, laica e progressista, altre erano militanti o simpatizzanti del Partito Socialista. Con le sedi dell’Unione Femminile di Catania e di Agrigento, anche le donne siciliane sono state protagoniste attive all’interno dell’Unione Femminile, lasciando traccia di un impegno sociale e politico su territorio che la Mostra vuole valorizzare e restituire alla memoria delle giovani generazioni.
La mostra sarà visitabile dall’1 all’8 marzo 2014