Paolo Borsellino nasce a Palermo il 19 gennaio 1940, la sua famiglia vive e lavora nell’ omonima farmacia di via vetriera, nel quartiere popolare della Kalsa. Sono della Kalsa anche il collega e amico d’ infanzia Giovanni Falcone, ma anche Tommaso Buscetta, il boss dei due mondi, la cui collaborazione con il pool antimafia risulterà fondamentale per il maxiprocesso e più in generale per una maggiore conoscenza di Cosa nostra. È una coincidenza che il 19 gennaio (1925) è nato anche il giudice Rocco Chinnici che chiamò Giovanni e Paolo all’Ufficio istruzione affari penali di Palermo, sperimentando un metodo di lavoro nuovo, basato sulla condivisione e avviando di fatto la costruzione del pool antimafia. Paolo Borsellino era molto legato al giudice Chinnici, di lui scrisse: “Uno per uno ci scelse: noi magistrati che solo dopo la sua morte avremmo costituito il cosiddetto ‘pool antimafia’… Credeva fermamente nella necessità del lavoro di equipe e ne tentò i primi difficili esperimenti, sempre comunque curando che si instaurasse un clima di piena e reciproca collaborazione e di circolazione di informazioni fra i ‘suoi’ giudici.”
L’illegalità protetta, attività criminose e pubblici poteri nel meridione d’Italia, A cura di Francesco Petruzzella, prefazione di Paolo Borsellino, edizioni La Zisa.
Giovedì 19 gennaio 2017, nel giorno in cui ricorre la nascita del giudice Paolo Borsellino, il Centro studi a lui intitolato, rivolgerà il proprio impegno verso i giovani detenuti presso l’Istituto Penale per i minorenni di Palermo.
Le iniziative programmate sono realizzate in collaborazione la direzione dell’Istituto Penale, con gli studenti del Liceo “De Cosmi” di Palermo, gli studenti dell’ Istituto d’Istruzione Superiore “Michele Amari” di Giarre (CT), la Compagnia teatrale Ditirammu, ai quali rivolgiamo e rinnoviamo un grazie speciale per i contributi e l’impegno.
Nel contesto delle iniziative avvieremo nuove sinergie e attività per contribuire al riscatto culturale e sociale delle persone.
PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE