Messaggio di Hebe de Bonafini per il 24esimo anniversario della Strage di Via D’Amelio grazie a Riccardo Verrocchi dell’Associazione Kabawil, il gruppo di appoggio italiano alle attività delle Madres de Plaza de Mayo e Francesca Citarrella, per la traduzione dallo spagnolo.
Buenos Aires, 18 luglio 2016
Il 19 luglio saranno 24 anni dall’uccisione di un magistrato onesto, Paolo Borsellino, un uomo che difendeva il suo popolo.
La mafia si prese il suo corpo ma, non il suo cuore e la sua testa.
Probabilmente, dopo 24 anni nessuno si ricorda dell’assassino, ma tutti, proprio tutti, ci ricordiamo di lui, di questo grande uomo che sua sorella rivendica costantemente lottando e combattendo per la giustizia, per la verità, per la memoria.
E questo percorso della memoria feconda, che noi Madri abbiamo intrapreso quasi quarant’anni fa, ha percorso il mondo, conquistando i cuori.
La memoria fertile è quella che si costruisce attraverso colui il quale ha dato la vita per il suo paese. Bisogna costruirla con i parametri, i modelli, l’etica e i principi secondo i quali viveva il magistrato Paolo Borsellino.
E questa è la memoria fertile ed è quello che facciamo noi Madri di Plaza de Mayo: costruiamo su quello che i nostri figli ci hanno insegnato.
La Memoria fertile di Hebe de Bonafini
Quando coloro i quali danno la propria vita per il loro popolo, la concedono totalmente. E noi abbiamo il dovere di continuare a tenere alte le loro bandiere, perché la memoria non può essere la memoria della morte: deve essere la memoria della vita.
Un abbraccio da noi tutte Madres.
Vi vogliamo molto bene e sappiamo che dovunque sia questo uomo continua ad illuminarci nel cammino della libertà.
Hebe de Bonafini
Fondatrice del Movimento delle Madri de Plaza de Mayo