LABORATORIO DI LETTURE AD ALTA VOCE

Umberto Eco una volta affermò che “I libri allungano la vita”, forse perché leggere è l’unico modo attraverso il quale possiamo vivere oltre noi stessi, al di là dello spazio e del tempo, indipendentemente dai confini della materia e delle idee.

Venerdì 3 marzo, insieme ai ragazzi, alle ragazze e alle insegnanti del liceo linguistico De Cosmi di Palermo, abbiamo cercato di valicare proprio quei confini che ci vedono percorrere da soli le strade della vita, attraverso delle letture che hanno reso possibile lo scambio fertile di pensieri ed emozioni. L’attività è stata preparata nei giorni precedenti all’incontro dallo staff del Centro Studi Borsellino: sono stati scelti quattordici libri di vario argomento (cultura mafiosa, resistenza e lotta antimafiosa, il ruolo delle donne nella lotta alle organizzazioni criminali, la quotidianità feroce dei campi di concentramento, la tratta delle donne nigeriane costrette alla prostituzione, e tanto altro) da cui sono stati accuratamente selezionati dei passi, poi riposti in ordine sparso all’interno di una cesta. A ciascun estratto è stato affidato un numero corrispondente al libro dal quale era tratto per rendere ignoto il titolo a colui/colei che lo avrebbe letto, dando così la possibilità di potersi esprimere liberamente senza essere influenzati in alcun modo, se non dalla propria forma mentis.

L’incontro ha visto una calorosa partecipazione da parte di tutti e tutte coloro che hanno preso parte all’iniziativa, grazie alla condivisione di idee, di conoscenze e di esperienze.

L’evento si è concluso attraverso la simpatica lettura de “Le sfumature del cornuto”, tratta da “Lo scordabolario” di Salvo Piparo.

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